October 7, 2025 by Lorenzo Baccin
Locazioni brevi e tassa di soggiorno: regole, scadenze e consigli pratici
La tassa di soggiorno è un obbligo anche per le locazioni brevi: ogni Comune stabilisce importi, esenzioni e scadenze diverse, e gli errori possono costare caro. In questa guida spieghiamo come funziona, le regole da seguire e come Alloggiati.pro può aiutarti a gestirla senza complicazioni.
Tra gli adempimenti che ogni host deve conoscere, la tassa di soggiorno è uno dei più delicati. Si tratta di un tributo comunale che grava sugli ospiti ma che viene riscosso e riversato dal gestore della struttura o dal locatore.
Molti host che affittano con la formula delle locazioni brevi sottovalutano la complessità della tassa di soggiorno, ma gli errori sono frequenti e possono costare caro. Vediamo quindi come funziona, quali sono le differenze tra Comuni e come gestirla senza rischiare sanzioni.
Cos’è la tassa di soggiorno
La tassa di soggiorno (o imposta di soggiorno) è un tributo istituito con il D.Lgs. 23/2011, che consente ai Comuni a vocazione turistica di applicarla ai pernottamenti nelle strutture ricettive.
- Chi paga: l’ospite (turista o viaggiatore).
- Chi riscuote: l’host/gestore, che la incassa al check-in o tramite portali OTA (quando previsto).
- Chi versa al Comune: sempre l’host, con modalità e scadenze previste dal regolamento comunale.
Tassa di soggiorno e locazioni brevi
Un dubbio diffuso tra i proprietari è: “Devo pagare la tassa di soggiorno anche se affitto con locazione breve e non come struttura ricettiva?”
La risposta è sì: anche chi affitta con contratti di locazione breve (art. 4 D.L. 50/2017) è tenuto a riscuotere e riversare l’imposta, se il Comune l’ha istituita. Non importa che tu abbia o meno partita IVA: l’obbligo riguarda tutti i soggetti che ospitano a titolo oneroso.
Differenze tra Comuni
Ogni Comune stabilisce:
- Importo per persona a notte (da 1 € fino a oltre 7 €, a seconda della città e della tipologia di struttura).
- Durata massima di applicazione (es. 10 notti a Roma, 7 a Firenze, 14 a Milano).
- Esenzioni (minori di una certa età, residenti, accompagnatori di disabili, ecc.).
- Modalità di rendicontazione (portale telematico, PEC, modulistica cartacea).
- Scadenze per il versamento (mensili, trimestrali, semestrali, variabili in base al Comune).
👉 Questo significa che un host a Roma avrà regole diverse da chi affitta a Firenze o a Napoli. Non esiste una disciplina uniforme a livello nazionale.
Errori frequenti da evitare
- Non riscuotere la tassa: anche se dimenticata o “dimenticata apposta”, l’host resta responsabile.
- Confondere importi e scadenze: ogni Comune fa storia a sé, ed è facile perdersi.
- Non dichiarare le esenzioni correttamente: serve registrare chi è esente e perché.
- Dimenticare di conservare la ricevuta: i Comuni possono effettuare controlli e richiedere prove degli incassi.
- Affidarsi solo alle OTA: portali come Airbnb a volte riscuotono l’imposta per conto del Comune, ma non sempre e non in tutte le località. È compito dell’host verificare se il Comune ha accordi in tal senso.
Le sanzioni
Il mancato pagamento o la dichiarazione incompleta della tassa di soggiorno può comportare:
- Sanzioni pecuniarie (anche il doppio o il triplo dell’imposta dovuta).
- Responsabilità penale nei casi più gravi di omesso versamento.
- Sospensione dell’attività in caso di reiterate inadempienze.
Come semplificare con Alloggiati.pro
La gestione della tassa di soggiorno diventa complessa soprattutto quando si hanno più appartamenti o si opera in Comuni diversi.
Qui entra in gioco Alloggiati.pro, che ti aiuta a:
- Centralizzare i dati degli ospiti, già raccolti per la comunicazione alla Questura.
- Integrare la riscossione della tassa di soggiorno con il check-in, evitando dimenticanze.
- Tenere traccia delle esenzioni e generare report ordinati.
- Archiviare digitalmente le ricevute per eventuali controlli del Comune.
Grazie ad Alloggiati.pro, gli host non devono più barcamenarsi tra fogli Excel, appunti cartacei e portali comunali poco intuitivi. La burocrazia viene resa snella e a prova di multa.
In sintesi
- La tassa di soggiorno si applica anche alle locazioni brevi.
- Ogni Comune stabilisce importi, scadenze e modalità di pagamento diverse.
- Gli errori più comuni sono non riscuoterla, dimenticare le scadenze o gestire male le esenzioni.
- Le sanzioni possono essere molto pesanti.
- Alloggiati.pro semplifica l’intero processo, integrando comunicazione ospiti e gestione dell’imposta in un unico sistema.